The Witcher: i principali cambiamenti dal libro (e perché ci saranno)

Autore: Stefania Sperandio ,

Da quando la serie Netflix The Witcher è stata annunciata, la showrunner Lauren S. Hissrich ha sempre voluto sottolineare che prenderà come riferimento Il Guardiano degli Innocenti, la prima raccolta di racconti di Andrzej Sapkowski, che ha tracciato i confini del mondo di Geralt di Rivia.

Pur rifacendosi al libro, gli otto episodi della prima stagione si prenderanno comunque delle licenze poetiche, apportando alcuni cambiamenti che secondo gli autori della produzione Netflix erano necessari. La stessa showrunner, così come il produttore esecutivo Tomek Bagiński, hanno approfondito l'argomento, spiegando alcune cose significative che differiranno dall'opera di Sapkowski.

I punti di vista su The Witcher

Nel corso di un'intervista concessa alla rivista cartacea SciFi Now, trascritta dal sito Redanian Intelligence, la showrunner ha spiegato che uno degli elementi che si differenzieranno dai racconti sarà rappresentato dal modo in cui entreranno in scena Yennefer (Anya Chalotra) e Ciri (Freya Allan).

Netflix
Freya Allan in una scena di The Witcher
Freya Allan sarà Ciri in The Witcher

Se, tra le pagine de Il Guardiano degli Innocenti entrambe le donne sono sempre presentate dal punto di vista di Geralt (Henry Cavill), così non sarà in The Witcher, dove troveranno maggior spazio e saranno rappresentate in modo più complesso. Come spiegato da Hissrich:

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Il più grande cambiamento che abbiamo apportato, rispetto ai libri, è che volevo che Ciri e Yennefer si reggessero maggiormente sulle loro gambe. Nei libri vengono presentate dal punto di vista di Geralt: per me era importante che il nostro pubblico avesse la possibilità di conoscerle prima individualmente, poi di seguire i loro percorsi e scoprire in che modo si intrecceranno, che cosa succederà.

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La possibilità di cambiare un po' il punto di vista sulla principessa e la potente maga è stata estremamente stimolante, racconta Hissrich, dal momento che i due personaggi hanno tanto da dire e da esprimere.

Netflix
Anya Chalotra in The Witcher
Anya Chalotra sarà Yennefer

Nella stessa intervista, la showrunner ha anche anticipato che lei e il suo staff di scrittori hanno scelto con cura quali racconti rappresentare nella prima stagione di The Witcher, per fare in modo che si potesse comprendere fin da subito quali siano l'atmosfera e i pericoli di questo mondo, un po' fantasy e un po' horror:

Abbiamo messo insieme non solo quelli che erano i miei racconti preferiti – anche se devo dire che ho scelto diversi di quelli! – ma anche i racconti che, secondo me, spiegavano meglio in cosa consiste The Witcher. È così che siamo partiti.

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E, proprio grazie ai racconti scelti, saranno fissati i punti della narrativa della serie Netflix, come il fatto che Geralt abbia quasi cento anni, quando iniziano le vicende. A scuoterlo, però, ci sarà un evento importante, anticipa Hissrich:

La morte di un personaggio è ciò che spinge Geralt in un nuovo viaggio, comincia a complicare le cose anche per un uomo come lui, che pensava ormai di padroneggiare tutto. Direi che è un punto interessante da cui cominciare.

Non solo Ciri e Yennefer

Anche Bagiński, intervistato dal sito polacco Antyweb e le cui dichiarazioni sono state tradotte da Redanian Intelligence, ha sottolineato che ci saranno delle differenze tra la serie TV e i libri. Per questo, invita i fan di Geralt di Rivia a seguire gli episodi senza pensare costantemente a cosa sia stato cambiato, rispetto agli scritti di Sapkowski – perché a suo dire ne varrà la pena.

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Nelle parole di Bagiński:

Dopo il primo episodio, molti spettatori diranno 'questo non è successo nei libri', oppure 'quella scena non era andata così'. Si chiederanno 'perché l'avete realizzata in questo modo?' e io posso solo suggerire di guardare fino alla fine, perché a quel punto sarà ovvio che tutto calza perfettamente nelle atmosfere di The Witcher.

Secondo il produttore esecutivo era infatti molto importante esplorare maggiormente i personaggi, anche alcuni di quelli che negli scritti di Sapkowski compaiono solo brevemente, per consentire agli spettatori di conoscerli e scoprire le loro storie. Per questo, parla di una sceneggiatura che rappresenta il mondo di The Witcher dal punto di vista della showrunner e del team degli sceneggiatori che l'hanno affiancata. Il che non significa affatto che Sapkowski non abbia dato la sua benedizione al progetto, tutt'altro:

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Andrzej Sapkowski sa che alcune cose sono diverse da quelle che ha scritto, ma si fida del fatto che questo lavoro sia stato curato da professionisti e crede che il risultato sarà davvero ottimo. È una cosa di cui mi sono convinto anche io, perché c'erano delle scene di cui ero dubbioso, quando lessi le sceneggiature, che invece splendono enormemente, una volta girate, grazie all'interpretazione degli attori e a tutte quelle cose che su carta non riesci a vedere.

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Henry Cavill in una scena di The Witcher con Rutilia
Henry Cavill teneva particolarmente alla parte di Geralt, essendo un grande fan dei libri e dei videogiochi della serie The Witcher

In effetti, lo stesso Sapkowski non aveva mancato di esprimere le sue alte aspettative per la produzione Netflix: solo qualche giorno fa, aveva affermato di aspettarsi che il suo The Witcher possa in qualche modo superare anche il fenomeno Game of Thrones.

Sono sicuramente alte anche le aspettative della stessa Netflix, considerando che ancora prima del debutto della prima stagione, The Witcher è stato già rinnovato ufficialmente per la seconda. Geralt, forte di tutta questa fiducia, riuscirà a conquistare il cuore degli spettatori? Non ci rimane che aspettare il 20 dicembre per scoprirlo.

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