Tim Allen: sostenere Trump a Hollywood è come 'la Germania degli anni '30'

Autore: Alice Grisa ,

L'attacco è arrivato inaspettato al Jimmy Kimmel Live, lo show serale del conduttore degli ultimi Oscar.

Il contenuto? Essere conservatori a Hollywood è come vivere nella Germania degli anni '30.

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#Tim Allen non ha dubbi su Trump e gli elettori o simpatizzanti trumpiani: alla domanda di Jimmy Kimmel su cosa pensasse a proposito dell'inaugurazione hollywoodiana della presidenza di Donald Trump, l'attore ha risposto senza mezzi termini.

La metafora di Tim Allen

Bisogna stare molto attenti da queste parti. Vieni picchiato se non credi quello a cui tutti credono. È come la Germania degli anni '30: io non so cosa sia successo. Se non sei parte del gruppo, sai, 'Ciò che crediamo noi è giusto!' io dico 'Bè, potrei avere un problema con questo'. Sono un comico, mi piace stare su entrambi i lati.

Le franche dichiarazioni di Allen hanno scosso numerose persone, ma in particolare l'Anne Frank Center for Mutual Respect, un'organizzazione che sta gestendo continue campagne per il rispetto dei diritti umani e civili in America.

La risposta dell'Anne Frank Center for Mutual Respect

L'organizzazione ha risposto con un post su Facebook che ha citato la dichiarazione del direttore esecutivo dell'Anne Frank Center, Steven Goldstein e ha criticato duramente il comico.

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Tim, hai perso la testa? Nessuno a Hollywood oggi è sottoposto a quello che i nazisti imposero agli ebrei nel 1930 - il programma più terribile del mondo di disumanizzazione, detenzione e brutalità di massa, implementato dal governo nazionale come preludio del genocidio di quasi un intero popolo.

Forward
Steven Goldstein in primo piano durante un discorso
Steven Goldstein dell'associazione Anne Frank Center for Mutual Respect

Goldstein ha preso la faccenda in modo molto serio.

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Mi dispiace Tim, ma [subire le persecuzioni naziste, n.d.r.] non è lo stesso che essere scartati per un film. È arrivato il momento per te di lasciare la tua bolla e scusarti col popolo ebraico e sicuramente anche con gli altri popoli perseguitati dai nazisti.

Gli attacchi a Hollywood

Tim Allen non è il primo ad attaccare l'ambiente ipocrita e conservatore di Hollywood, attento alle apparenze ma capace anche di terribili gesti nei confronti di chi non appartiene alla cosiddetta "serie A" delle colline. Anche altri attori avevano denunciato il clima falso e autoritario, da Daniel Radcliffe a Rose McGowan, fino a #Taraji P. Henson e tutti gli altri che avevano denunciato le discriminazioni nei confronti degli attori afroamericani.

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In ogni caso, il comico di Svalvolati on the road (2007) e Ricomincio da zero (2010) e della serie TV #L'Uomo di Casa ha esposto - forse con una metafora un po' troppo forte - un problema importante che coinvolge più persone.

Voi cosa ne pensate? Ha esagerato o, sotto la patina del paragone troppo ardito, c'era un pensiero meritevole di considerazione?

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