I trailer ingannano: le possibili cause contro Marvel (e non solo)

Autore: Mauro G. Pozzuoli ,

Siete mai usciti dal cinema dopo aver visto un film Marvel con la sensazione che non fosse come il trailer lo aveva raccontato? Avete pensato che i trailer dei film Marvel Cinematic Universe (MCU) vi abbiano ingannato?

Potrebbe esserci presto una svolta nell'usanza di inserire particolari nel trailer che portino gli spettatore a farsi un'idea del film diversa da ciò che esso è realmente nella versione finale per il cinema. Due uomini statunitensi hanno intentato causa contro la Universal, colpevole di avere proposto un personaggio nel trailer della pellicola Yesterday del 2019 che non compare nella versione definitiva.

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Poiché la causa vale ben 5 milioni di dollari, si può pensare che Marvel debba prendere decisioni chiare sulla strada che ha intrapreso nel proporre trailer modificati rispetto al reale svolgimento del film.

Ad esempio nel caso di Avengers: Infinity War del 2018, il trailer mostra gli Avengers correre in mezzo alla foresta nel Wakanda, come se andassero incontro a un nemico da combattere. Un fotogramma della scena è l'immagine di copertina di questo articolo. Tra gli Avengers si vede anche Hulk nella sua forma di muscoloso gigante verde, ma in realtà nel film Bruce Banner rimane nella sua forma umana per tutto il tempo che passa sulla Terra, comparendo nella sua forma di Hulk solo nello spazio, per la precisione nell'astronave dei rifugiati asgardiani insieme a Loki e Thor, dove combatte contro Thanos.

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Si può anche considerare il trailer di Spider-Man: No Way Home, che contiene una scena in cui Spider-Man affronta da solo l'Uomo Sabbia, Lizard ed Electro. Nella versione cinematografica della scena, Spider-Man non è da solo, infatti con lui ci sono i suoi due doppi provenienti da altri universi ovvero lo Spider-Man interpretato da Tobey Maguire e quello interpretato da Andrew Garfield.

Non è ancora chiaro quale potrebbe essere in futuro la decisione dei dirigenti Marvel per i trailer dell'MCU, ma certo la causa contro Universal cambia le cose, perché attribuisce al trailer il valore di pubblicizzare il film e per farlo, non può essere ingannevole.

Il caso Universal-Yesterday

Due spettatori statunitensi hanno intentato causa contro la casa di produzione cinematografica Universal per il film del 2019 Yesterday, dichiarando che il trailer li ha tratti in inganno. Nel trailer compare Ana de Armas, attrice nota al pubblico per film come Cena con delitto - Knives Out, Blonde (potete leggere la nostra recensione di Blonde), No Time to Die e The Gray Man. L'attrice però non è presente nel film.

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Conor Woulfe che vive nel Maryland e il californiano Peter Michael Rosza sono entrambi fan di Ana de Armas e hanno notato l'attrice nel trailer del film Yesterday. Hanno dichiarato di avere pagato entrambi 3,99 dollari per il noleggio del film su Amazon Prime, scoprendo nel corso della visione che de Armas è stata rimossa dalla pellicola. Per questo motivo hanno intentato contro la casa di produzione Universal.

La storia di Yesterday segue le vicende di Jack Malik, un cantautore che a causa di un evento soprannaturale è l'unico sulla Terra a ricordare l'esistenza dei Beatles. Jack avrebbe dovuto mostrare nel film un interesse per Roxane, interpretata da Ana de Armas, ma tutte le scene del personaggio sono state tagliate.

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Lo sceneggiatore Richard Curtis ha dichiarato che i tagli sono avvenuti a causa di una semplificazione della trama decisa da Curtis stesso insieme al regista Danny Boyle, noto al grande pubblico per Trainspotting, 127 ore e The Millionaire. In questo modo gli spettatori possono focalizzarsi sulla storia tra Jack ed Ellie, interpretata da Lily James. Il terzo incomodo che rappresenta il personaggio di Roxane dunque non compare nella versione finale del film, ma una sua scena è rimasta nel trailer.

Il Giudice Stephen Wilson ha stabilito che nonostante i trailer coinvolgano la creatività e siano soggetti a discrezione editoriale, essi rappresentano comunque una pubblicità che mira a portare il pubblico al cinema attraverso un'anteprima del film. Secondo le leggi sulla falsa pubblicità, se una vasta porzione di consumatori ragionevoli può essere fuorviata si è di fronte a un reato.

La causa contro la casa cinematografica Universal muove l'accusa di marketing ingannevole, e mira a ottenere almeno 5 milioni di dollari a nome dei consumatori. La prossima fase sarà quella della cosiddetta "discovery" ossia la fase in cui tutti i soggetti processuali vengono a conoscenza delle prove che sono state ammesse dal tribunale.

Quali potrebbero essere le conseguenze se Universal perdesse la causa, e quanti altri trailer potrebbero rischiare di finire sotto accusa per lo stesso motivo? Continuate a seguire NoSpoiler, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.

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Via Variety

Immagine di copertina dal trailer di Avengers: Infinity War prodotto da Marvel Studios.

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