Trainspotting 2: un sequel all'altezza delle aspettative

Autore: Antonio Preziosi ,

Era il 1996 quando Trainspotting - iconico film del regista Danny Boyle - esordì nelle sale di tutto il mondo mostrando in modo crudele e diretto la vita dei giovani degli anni '90 alle prese con l'abuso di droghe e la totale assenza di una presa di posizione nei confronti del futuro. Vivere il presente ma viverlo male, questo era il senso unico del lungometraggio. 

Ci siamo lasciati così: Mark Renton (Ewan McGregor) è scappato con i soldi ed è riuscito a rifarsi una vita, i suoi amici però non hanno avuto la stessa fortuna. Begbie (Robert Carlyle) è in carcere, Spud (Ewen Bremner) è dipendente dall'eroina e Sick Boy (Johnny Lee Miller) è diventato un estorsore nonché dipendente dalla cocaina. Trainspotting 2 ricomincia esattamente come il primo capitolo, con Renton che corre ma questa volta su un Tapis Roulant in palestra, prima di soccombere ad un problema di cuore che gli stravolgerà totalmente la vita. 

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Mark non è più il ragazzo tossicodipendente che ha tradito gli amici di sempre, è un uomo adulto, motivato e drogato di vita. Perché è proprio questo il cambio di focus del film: drogarsi di qualcosa di costruttivo. Dal 1996 ad oggi il concetto di dipendenza è cambiato, non si tratta più solo di droga inteso come sostanza, ma dell'essere assuefatti dai social network, dalla dipendenza affettiva e dal fallimento. Uscire dalla zona di comfort, questo ha fatto Renton nel corso degli anni e nonostante un divorzio alle spalle e molte difficoltà.

Ewan McGregor e Johnny Lee Miller in una scena tratta da Trainspotting 2

Renton e Spud sono sicuramente i personaggi che più colpiscono seguendo le vicende del film, ci provano a cambiare tutto per non essere più a 40 anni, dei ragazzi nel corpo di un adulto. Danny Boyle ha portato egregiamente a casa il suo lavoro, presentandoci un lato ancor più umano e fragile dei protagonisti delle opere letterarie di Irvine Welsh. Nonostante il film si distacchi quasi completamente da Porno - il libro da cui è tratto - il regista è riuscito a realizzare un prodotto unico nel suo genere. 

Trainspotting 2 è un prodotto che vive nel qui e ora e verrà sicuramente rivalutato tra una decade, quando la società cambierà nuovamente e muterà in qualcosa di nuovo. L'aria che si respira nel film è nostalgica, i protagonisti vorrebbero rivivere il loro passato pur di non creare un nuovo futuro, perché non credono più in niente, solo nel vivere la giornata. 

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Danny Boyle anche per questo capitolo ha confezionato una colonna sonora eccezionale, un misto tra elettronica, punk e alternative rock. Wolf Alice con Silk e il remix di Lust for Life dei Prodigy sono sicuramente due tra i pezzi più amati da pubblico e critica.

L'importante è non lasciarsi andare mai alle difficoltà che la vita ci presenta ogni giorno, c'è bisogno di trovare un sogno e inseguirlo fino a farlo diventare realtà. Drogarsi di passioni, di hobby e colmare tutti i vuoti emozionali in modo pulito. Il problema però è che in Renton e soci non c'è più la stessa carica giovanile e la voglia di casino dei vecchi tempi.

Avevano scelto di non scegliere la vita. Adesso che hanno scelto la vita, la vita avrà scelto loro?

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Scegliete la vita. Scegliete il futuro. Questa volta per davvero.

E a voi è piaciuto Trainspotting 2?

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