Tredici: la recensione della seconda stagione

Autore: Chiara Poli ,

Non è un mistero: alla fine della prima stagione di Tredici, non sentivo il bisogno di un seguito.

Allo stesso tempo, visto quanto ha fatto parlare di sé, non mi aspettavo che sarebbe calato il silenzio.

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Ero un po’ preoccupata per questa seconda stagione, ma mi sono dovuta ricredere: l’ho vista in due giorni su Netflix.

E l’ho apprezzata, perché è un importante atto di denuncia.

Contro un sistema in cui i privilegiati la fanno franca, i poveri pagano per tutti e gli interessi personali prevaricano quelli della collettività.

Niente di nuovo sotto il sole, certo. Se non per un punto di vista molto efficace sul più grande errore che possiamo commettere: illuderci di conoscere davvero qualcuno.

La seconda stagione di Tredici, infatti, è incentrata sui segreti.

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I segreti condivisi dall’élite scolastica, i campioni sportivi che - in quell’inferno che è il liceo negli USA, come film e serie TV ci raccontano da sempre - la fanno franca a prescindere.

I segreti che i nostri figli ci nascondono, i nostri migliori amici scelgono di non condividere con noi e i nostri fidanzati occultano sapientemente.

Tredici Tredici Dopo il suicidio di una ragazza un suo compagno di classe riceve una serie di cassette che rilevano le ragioni della sua scelta. Apri scheda

La solita, vecchia storia: i ricchi e i poveri

I soldi non faranno la felicità, ma certamente fanno la differenza fra la libertà e la galera.

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Nell’America aggressiva e maschilista di Trump, nell’America del #metoo e delle denunce a vent’anni dai gravi torti subiti, nell’America delle stragi armate nelle scuole e dei giovani che invocano disperatamente un impossibile senso di sicurezza, la storia di Hannah Baker e del processo contro la scuola - in quanto istituzione che dovrebbe educare e tenere al sicuro - parlano chiaro.

Un anno dopo le cassette con cui Hannah (e a giudicare da quanto emerge dal suo passato, sembra che avessi ragione a indicare lei come vera bulla della situazione, oltre che come vittima) lancia accuse e sensi di colpa intollerabili su chi le è sopravvissuto, la narrazione ci porta a quasi sei mesi dalla sua morte.

Una morte che ci è stata mostrata senza pietà, scatenando un dibattito infinito sull’opportunità di inserire i dettagli del suicidio di un’adolescente in una serie rivolta agli adolescenti.

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Risultato: avvertenze per i contenuti che richiedono la presenza di un adulto prima degli episodi e indicazione del sito per chiedere aiuto dopo.

Ma non è sulla violenza sessuale, sul suicidio, la droga o l’intimidazione dei testimoni che si concentrano gli autori. Perché tutto questo, intrinsecamente legato alle storia dei protagonisti e alla narrazione stessa del primo ciclo, è solo il corollario del vero messaggio.

Un messaggio che ci dice, dall'inizio alla fine di questi nuovi 13 episodi, che le cose non cambiano mai.

Permeata da ciò che sembra un pessimismo comico, rivelandosi piuttosto un forte legame con la realtà, questa seconda stagione non crede che denunciare cambierà le cose.

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Eppure, ci dice che denunciare è giusto. Perché, prima o poi, potrebbe servire a qualcosa.

Netflix
Tredici stagione 2
Il counselor Kevin Porter minaccia Bryce nella stagione 2 di Tredici
Show hidden content Non a caso, è così che Clay - mettendo a rischio la propria vita, sfidando la sorte e puntandosi di fatto una pistola alla testa per la seconda volta - convince Tyler ad abbassare le armi e fuggire con Tony.Proprio con l’ultima frase che gli rivolge, con la sfida che gli lancia. La sfida che è certo di vincere:
Show hidden content
Se pensi davvero che così qualcosa cambierà, che non sarà soltanto un’altra tragedia per cui gli adulti piangeranno una settimana per poi dimenticare, se pensi davvero che così poi sarà diverso… Allora vai fino in fondo.
Non sono parole casuali. Tyler è stato, di fatto, l’unico fra gli intervenuti al processo in grado di testimoniare con successo il dilagare del bullismo alla Liberty High School.E, sempre non a caso, questo lo trasforma nel peggiore atto di bullismo mostrato dalla serie. Una scena così dura da guardare da rimanere indelebile nella nostra memoria.Per dimostrare che Tyler - il fotografo-guardone della scuola, deriso per il suo look e la sua mania di immortalare tutto, reso vittima per il suo modo di esplorare i tormenti della crescita attraverso un obiettivo fotografico - fa parte dei reietti che non vincono mai.Gli atleti, i popolari, i ricchi e i privilegiati finiscono per avere la meglio su di lui. Sulla legge. Sulla giustizia.Basta cambiare scuola, pagare profusamente un avvocato di grido e fingere di pentirsi al cospetto del Giudice.Ben altra cosa, invece, aspetta i figli dei tossicodipendenti irrintracciabili. I minorenni che hanno vissuto per strada, che non hanno una casa sicura in cui tornare e che si sono rifugiati nella droga: quelli sì che pagano, per i loro crimini. Anche quando sono (legalmente, non moralmente) meno gravi dei crimini commessi dai ricchi.[/spoiler]

No, qui non c’è niente di nuovo sotto il sole. Ed è proprio questo che la seconda stagione di Tredici vuole raccontarci: nonostante le lotte, le denunce, il coraggio e la ribellione… Non è cambiato nulla. Non ancora. Non abbastanza.

Ma non per questo, bisogna smettere di provarci. Lo dimostra la scelta di Kevin Porter, il counselor della scuola che pare essere l'unico, in tutto l'istituto, ad avere una coscienza.

Segreti

L’altro aspetto centrale di questo secondo ciclo di episodi sono i segreti. A cominciare da quello di Skye, per continuare naturalmente con Hannah.

Così come le cassette raccontavano i segreti dei ragazzi protagonisti dei vari lati - svelandoci aspetti inediti delle loro personalità - le testimonianze al processo fanno emergere i segreti di Hannah. In modo che sia lei, ora, quella che non conosciamo.

Netflix
Olivia Baker in Tredici 2
Olivia Baker, la mamma di Hannah in Tredici - stagione 2

Se prima era quasi impossibile non schierarsi dalla sua parte - pur senza dimenticare la crudeltà del suo bullismo nei confronti di chi l’ha fatta soffrire, elemento fondamentale - ora è quasi impossibile comprendere il motivo per cui ha mantenuto una parte dei suoi segreti anche con le persone di cui ci ha spinto a fidarci.

Tony, Clay, Zach: tutti protagonisti di qualche evento o discorso segreto - nel caso di Zach in modo anche piuttosto rilevante, direi - tenuto nascosto agli altri.

Gli adolescenti hanno segreti per tutti, soprattutto per i loro genitori, ma anche gli adulti non sono da meno: dai tradimenti alle omissioni, in questa stagione ce n’è un po' per chiunque.

Show hidden content La mamma di Hannah, vista continuamente con gli occhi della compassione, si trasforma quando scopriamo che ci ha tenuto segreto un fatto fondamentale.Nella sua vecchia scuola, Hannah era stata sospesa per via del bullismo rivolto contro una ragazza. Una ragazza esattamente come lei, che non aveva fatto nulla di male se non finire nel mirino delle bulle di quel liceo.E Hannah, anziché ribellarsi, aveva deciso di adeguarsi: meglio far parte dei bulli che essere lei, dice.Va da sé che la legge del karma trasforma proprio lei, Hannah, nella nuova vittima. Il che, comunque, non giustifica l'atteggiamento della madre.Olivia Baker sapeva benissimo cosa la figlia aveva fatto a una ragazza innocente. Ma si guarda bene dal condividere questa informazione con chicchessia, prima che emerga durante il processo.

C'è di più: i segreti coincidono con le svolte narrative più importanti.

Le rivelazioni sul padre di Hannah prima, e sulla stessa Hannah nella vecchia scuola poi, determinano non solo il corso del processo ma anche le nostre percezioni dei personaggi.

Il segreto, terribile, di Jessica, di Nina e di Hannah modifica radicalmente la nostra opinione nei confronti di Bryce, della sua ragazza e dei loro amici.

Il segreto di Tyler, con quel momento emotivamente insostenibile che rappresenta la summa della crudeltà nel bullismo - crimine di una gravità inaudita, che come tale andrebbe gestito - spinge la storia in una direzione spaventosa.

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Tredici: Tyler
Tredici: Tyler fra i protagonisti assoluti della stagione 2

Mentre tutto - i segreti, le rivelazioni, i colpi di scena e la percezione distorta, i messaggi e le denunce - punta verso una sola, univoca direzione: la terza stagione.

Tredici ha imparato molto dalle cassette di Hannah.

Ha imparato a spianarsi la strada per un seguito. A proteggersi con un sito per offrire aiuto alle vittime dei bulli. A raccontarci segreti sempre più oscuri per ricordarci che nessuno conosce davvero un'altra persona. Mai.

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