True Detective: c'è un collegamento tra la terza stagione e la prima?

Autore: Silvia Artana ,

C'era molta attesa per True Detective 3 e il 13 gennaio è finalmente arrivata su Sky Atlantic, in contemporanea con gli USA.

Dopo una seconda stagione che ha diviso il pubblico e la critica, Nic Pizzolatto è tornato alle origini, scegliendo di ambientare la storia nel selvaggio e misterioso Altopiano di Ozark e facendo procedere la narrazione lungo tre linee temporali. Ma a quanto pare, l'atmosfera incombente dell'America profonda e le epoche diverse non sono gli unici rimandi alla vicenda che ha avuto come protagonisti Rust Cohle (Matthew McConaughey) e Marty Hart (Woody Harrelson).

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Show hidden content Come osserva The Hollywood Reporter (THR), nel secondo episodio c'è un vero e proprio collegamento con il caso seguito dai due detective.Il link è contenuto in una scena che si svolge nella linea temporale ambientata nel 2015. Durante le riprese per un documentario dedicato al caso Purcell (il rapimento dei piccoli Will e Julie, che è il perno intorno al quale ruota la storia), la reporter Elisa Montgomery (Sarah Gadon) mostra all'ex investigatore 70enne Wayne Hays (Mahershala Ali) un sito di indagini amatoriali, che raccoglie alcuni dei principali misteri d'America.Mentre scorre le immagini e il testo che ricostruisce la vicenda dei due bambini, la donna gli domanda:

Sapevi che nelle zone circostanti sono state scoperte cerchie di pedofili con una organizzazione su larga scala, collegate a personalità influenti? Eri a conoscenza dello scandalo Franklin? È stato ipotizzato che le bambole di paglia [ritrovate sulla scena del caso Purcell, n.d.r.] siano il marchio di un gruppo di pedofili, come la spirale storta.

Quello di Elisa Montgomery è appena un accenno. Ma come scrive THR, è tutt'altro che casuale.Il simbolo al quale fa riferimento la reporter è la "crooked spiral", che fa da fil rouge alla vicenda di True Detective 1 e che compare più volte nel corso della stagione, inciso sulla schiena della prima vittima, Dora Lange, in una visione di Rust Cohle e nel tempio del Re Giallo, Carcosa.Questo significa che gli eventi della prima e della terza stagione della serie HBO sono collegati?Il produttore, Scott Stephens, ha gettato acqua sul fuoco:

Non proprio. Immagino che [la terza stagione, n.d.r.] sia ambientata nella medesima realtà fittizia. Il riferimento è un cenno alla prima stagione. In quel caso, la vicenda ruotava intorno a una storia di pedofilia analoga a quelle alle quali fa riferimento la troupe del documentario. È una sorta di tessuto connettivo. Un modo divertente per legare insieme le cose.

Le parole di Stephen sembrano escludere la possibilità che il Re Giallo c'entri con il rapimento di Will e Julie Purcell. E in seconda battuta, anche un eventuale ritorno di Rust Cohle.Tuttavia, la dichiarazione del produttore potrebbe essere un modo per mescolare le carte. Del resto, la seconda e la terza linea temporale di True Detective 3 sono ambientate nel 1990 e nel 2015. Ovvero, 5 anni prima e 3 anni dopo le linee temporali della prima stagione. E quest'ultima si è chiusa lasciando intendere che il culto del Re Giallo aveva molte ramificazioni e non è stato completamente smantellato.Se si aggiunge che Matthew McConaughey ha dichiarato più di una volta che gli piacerebbe tornare nella serie, fermare la fantasia dei fan è pressoché impossibile.Ma come sempre, si tratta di pure ipotesi. Solo i nuovi episodi di True Detective riveleranno (forse) la verità e diranno se Rust Cohle tornerà a indagare. Continuate a seguirli tutti i lunedì a partire dalle 21:15 su Sky Atlantic!
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