Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma: ecco di cosa parla il film di Giulio Base

Autore: Rina Zamarra ,

La Rai partecipa alla giornata della memoria 2021 proponendo su RaiPlay il film Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma. La pellicola sarà disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 27 gennaio e andrà in onda su Rai Uno il 6 febbraio. 

Diretto da Giulio Base, il film è ambientato tra presente e passato e fa riferimento al rastrellamento del ghetto di Roma, avvenuto il 16 ottobre del 1943. Erano le 05:30 del mattino quando 365 uomini della polizia tedesca portarono via più di 1259 persone, tra cui anche personale di servizio e coppie miste.  

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Alla fine delle operazioni, 1022 ebrei furono messi su un treno e trasportati ad Auschwitz; tra loro c'erano anche circa 200 bambini. Purtroppo dal campo di concentramento tornarono a casa solo 16 sopravvissuti. Questo è il quadro storico di Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, che ha ricevuto il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma ed è una produzione di Altre Storie e Clipper Media con la collaborazione di Rai Cinema.

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Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma - manifesto del film

La trama del film

Il film intreccia passato e presente, con un’alternanza tra i giorni nostri e quel terribile ottobre del 1943. La protagonista è Sofia, una giovane ragazza che trova una foto sbiadita di una bambina. Si tratta di una delle vittime del rastrellamento.

Sofia e i suoi amici faranno un vero e proprio viaggio indietro nel tempo per scoprire l’identità della bambina e capire cosa le sia successo. 

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Sofia alias Bianca Panconi in Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma
Sofia alias Bianca Panconi

Il set è stato allestito nel quartiere ebraico di Roma, negli stessi luoghi in cui avvenne il rastrellamento del 1943. Grazie alla lavorazione digitale, infatti, il film ha rispettato le location storiche nonostante i cambiamenti intervenuti con il tempo. 

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Giulio Base ha scritto e diretto il film. In realtà, la sceneggiatura porta la firma anche di Israel Cesare Moscati, regista purtroppo scomparso di recente. 

Base e Moscati hanno lavorato con l'obiettivo di parlare alle nuove generazioni per raccontare loro una triste pagina di storia e far sì che ne venga conservata la memoria, nella speranza che funzioni come monito perché l’orrore non possa mai più ripetersi.

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Della Shoah non si parlerà mai abbastanza Quando poi lo si fa rivolgendosi ai più giovani, coltivando la memoria come fosse un giardino da non lasciare mai privo di cure, ciò vale ancor più. In questa storia vive non solo un teen drama, non solo un intreccio adolescenziale, non è la pietà per le vittime dello sterminio, che pure è presente, ad animare il plot, ma la ricerca di quel che accadde, la voglia di sapere, di scoprire, di divulgare acciocché quell’orrore non debba mai più ripetersi.

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Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma: una scena del film di Giulio Base
Una scena di Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma

Non a caso, il cast è composto in prevalenza da attori molto giovani:

  • Bianca Panconi alias Sofia
  • Daniele Rampello alias Ruben
  • Irene Vetere alias Lea
  • Marco Toisco alias Tato
  • Francesco Rodrigo alias Ilan
  • Emma Matilda Liò alias Valentina
  • Aurora Ciancian alias Nonna
  • Alessandra Celi alias Giulia
  • Lucia Zotti alias Suor Lucia
  • Domenico Fortunato alias Volterra
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Da segnalare anche le musiche di Sergio Cammariere. Uno dei brani principali della colonna sonora è la sua canzone Tutto quello che un uomo. 

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