Venezia 76, la presidente di giuria contro Roman Polanski

Autore: Silvia Artana ,

Al Lido è iniziato Venezia 76 ed è già tempo di polemiche. Durante la conferenza stampa di apertura, la presidente della Giuria Internazionale, Lucrecia Martel, ha fatto una serie di dure dichiarazioni contro Roman Polanski.

Come riporta Deadline, il dibattito si è acceso dopo che il direttore del Festival, Alberto Barbera, ha espresso la propria posizione in merito al regista polacco:

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[Sono, n.d.r.] convinto che dobbiamo necessariamente distinguere tra l'artista e l'uomo. La storia dell'arte è piena di artisti che hanno commesso crimini di diversa natura, tuttavia abbiamo continuato ad ammirare le loro opere d'arte. Lo stesso vale per Polanski, che per quanto mi riguarda è uno degli ultimi maestri del cinema europeo ancora in attività.

Le parole del critico hanno innescato la reazione della presidente della Giuria Internazionale:

Io non separo l'uomo dall'arte. Un uomo che commette un crimine di tale portata [la violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 13 anni, n.d.r.] e che per questo viene condannato e la vittima che si considera soddisfatta del risarcimento, per me è difficile da giudicare... è difficile stabilire quale sia il giusto approccio da usare nei confronti delle persone che hanno compiuto certe azioni e che per le stesse sono state giudicate. Penso che queste domande facciano parte del dibattito dei nostri tempi.

Martel ha aggiunto che non avrebbe partecipato alla cena di gala per J'accuse, il film di Polanski (assente al Lido per non rischiare di essere arrestato ed estradato negli USA), e che non si sarebbe congratulata con lui. Ma ha dichiarato (di fatto) di ritenere giusta la presenza dell'opera del regista a Venezia 76:

Non mi congratulerò con lui, ma ritengo corretto che il suo film sia qui, a questo festival. Dobbiamo sviluppare un dialogo con lui e questo è il miglior luogo possibile per proseguire con questo genere di discussione.

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Come scrive Adnkronos, le dichiarazioni della presidente della Giuria Internazionale hanno acceso un immediato dibattito e Luca Barbareschi, co-produttore del film di Polanski, ha affermato:

Dopo le dichiarazioni della presidente della giuria di Venezia 76, siamo preoccupati che il film di Polanski non venga giudicato serenamente. Stiamo valutando di ritirarlo dal concorso, a meno che non arrivino le scuse ufficiali.

Martel non si è scusata, ma ha rilasciato un comunicato ufficiale (riportato per intero da Deadline) in cui ha affermato che le sue dichiarazioni sono state fraintese e ha rassicurato di non avere pregiudizi su J'accuse:

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In base ad alcuni resoconti della conferenza stampa di oggi, ritengo che le mie parole siano state profondamente fraintese. Dal momento che non separo l'uomo dall'artista e che riconosco molta umanità nelle opere precedenti di Polanski, non sono contraria alla presenza del film in concorso. Non ho pregiudizi nei confronti della pellicola e ovviamente la guarderò come tutte le altre. Se avessi avuto dei pregiudizi, avrei rassegnato le dimissioni dal ruolo di presidente della giuria.

Il "caso" sembra chiuso, ma inevitabilmente ha creato tensione.

Cosa accadrà alla proiezione di J'accuse (in programma il 30 agosto)? Restate sintonizzati per conoscere tutti gli aggiornamenti.

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