Vi Presento Toni Erdmann, la recensione: la Germania punta all'Oscar

Autore: Elisa Giudici ,

È stato uno dei film più amati dalla critica a Cannes 2016, ha vinto una valanga di premi agli ultimi European Film Awards e si presenta come la pellicola da battere agli Oscar 2017: sicuramente la nuova pellicola della regista Maren Ade ha un curriculum di tutto rispetto, capace di incuriosire i cinefili e gli spettatori più informati. Vi Presento Toni Erdmann è all'altezza della fama che si è costruito in questi mesi, quando è stato spesso definito la miglior commedia tedesca di sempre

La risposta è piuttosto complessa, almeno quanto questa imponente diesamina del difficile e modernissimo rapporto tra una fredda manager in carriera che tenta di conquistare un'importante commessa per la compagnia per cui lavora (Sandra Hüller) e il padre di lei (Peter Simonischek), uno strambo insegnante di musica con un senso dell'umorismo davvero peculiare. Winfried vive un momento di profonda solitudine e prova nostalgia per la figlia, sempre distante con la testa e il cuore, anche nei rari momenti in cui gli fa visita. 

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La recensione di Vi Presento Toni Erdmann
Quando scoprirete chi è il questo buffo personaggio, sarete in lacrime.

Esasperato dalla freddezza e insensibilità di lei, Winfried comincerà a spacciarsi per un life coach di nome Toni Erdmann, presentandosi con una parrucca, una dentiera e delle scuse improponibili nei locali e negli uffici frequentati dalla figlia, avvicinando i suoi colleghi e amici, senza rivelare la sua vera identità. 
Dapprima irritata, Ines comincerà ad essere affascinata dalle situazioni via via più imbarazzanti in cui finirà per trovarsi in compagnia dell'alter ego Toni, fino a perdere ogni imbarazzo e mostrare al padre anche i lati più scomodi e squallidi della propria esistenza, in uno straniante giro sulla giostra di un humour tedesco spesso alieno e straniante. 

Insomma, per durata (oltre due ore e quaranta minuti!) e piglio artistoide, Vi Presento Toni Erdmann non è certo una pellicola di svago per passare una serata in leggerezza, anche se indubbiamente si ride. È una risata piuttosto singolare quella che ricorre in sala, a cavallo tra l'imbarazzo e un po' di lost in translation tra umorismo tedesco e ilarità mediterranea. La sensazione è quella talvolta di perdersi in un nonsense incomprensibile per chi sia nato e cresciuto lontano dal nord Europa e non è certo nuova per chi negli anni scorsi si è sottoposto ad estenuanti prove quali Un Piccione seduto su un Ramo Riflette sull'Esistenza (il già dimenticato vincitore di Venezia 2014).

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La recensione di Toni Erdmann
La misteriosa locandina originale del film

Stavolta però il gioco vale la candela e non solo per le ottime interpretazioni dei due protagonisti e per le scene piuttosto stravaganti ed esplicite che fioriscono qua e là nella lunga pellicola. Se nelle prime due ore si ride o si rimane a bocca aperta dallo stupore di fronte all'imprevedibilità di Toni, negli ultimi quaranta minuti si rischia di piangere, di fronte alla soluzione che Ines e suo padre trovano per risolvere il loro rapporto. Insomma, Vi Presento Toni Erdmann è sicuramente un'esperienza da fare ancor prima di un film da vedere. Forse se fosse meno pesante nel suo segmento introduttivo e meno straniante in parecchi passaggi sarebbe il capolavoro di cui tutti parlano, però non sarebbe Toni Erdmann e di film con così tanta personalità abbiamo davvero un gran bisogno. 

Vi Presento Toni Erdmann sarà nelle sale italiane a partire dal 23 febbraio 2017.

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