È stata un'emozione fortissima incontrare i protagonisti della storia vera, che sono stati coinvolti nella stesura della sceneggiatura di 18 regali e hanno approvato le nostre scelte. Ci tiene particolarmente a mettere in chiaro questo punto Vittoria Puccini quando le chiedo se ha sentito più pressione del solito nel portare su grande schermo una storia vera e così delicata come quella raccontata nel nuovo film di Francesco Amato. Ora che Alessio Vincenzotto, il marito di Elisa Girotto, ha visto il film e ha dimostrato di gradire il risultato finale, lei e la coprotagonista Benedetta Porcaroli possono tirare un sospiro di sollievo.
18 regali in sé non è un film ad alto tasso di drammaticità, nonostante abbia al suo centro il confronto di una donna con la malattia e la morte. Con il suo nuovo film il regista Francesco Amato strizza l'occhio a un trend ormai consolidato nel cinema statunitense: quello di raccontare la quotidianità modificata, messa in crisi ma non del tutto lacerata, di chi si confronta con la malattia e il disagio mentale. I successi di film come Cake, Wonder e il caso italiano Mio fratello rincorre i dinosauri testimoniano come il pubblico non abbia paura di affrontare storie difficili, a patto che la drammaticità delle stesse sia solo uno degli elementi del racconto.
È esattamente quello che succede in 18 regali, che al centro ha una donna dalla routine quotidiana più che normale, una moglie e una futura madre colta nella sua forza e nelle sue peculiarità. Come sottolinea Vittoria Puccini che la interpreta:
Elisa è una persona normale. È volitiva, pratica, semplice. Lei non filosofeggia sull'esistenza e sulla malattia, lascia un esempio concreto alla figlia, una sorta di kit di sopravvivenza per aiutarla a diventare grande.
La storia al centro di 18 regali è la sua. Un piccolo racconto di coraggio e d'amore che è balzato agli onori delle cronache. Elisa è una donna come tante, che nel mezzo del suo matrimonio e di una gravidanza tanto desiderata si ritrova a fare i conti con un cancro aggressivo, che sembra non lasciarle via di scampo. Dopo lo sconcerto e il dolore iniziale, decide di prendere in mano il tempo che le resta e pianificare per quanto possibile il suo rapporto con la nascitura, Anna, lasciando dietro di sé testimonianze e regali che l'aiutino a crescere.
Oggi Elisa non c'è più, ma la sua presenza è viva al fianco della figlia che non ha mai potuto incontrare, grazie all'attenzione del marito Alessio e della famiglia. A regalarle quell'incontro mancato con Anna è proprio 18 regali, il film che racconta la sua storia da una prospettiva differente, mettendo a confronto madre e figlia, interpreta da Benedetta Porcaroli.
Cosa avete pensato leggendo la sceneggiatura di un film così particolare? Cosa vi ha spinto ad accettare di farne parte?
Vittoria Puccini - Il tono e lo spirito del film mi hanno convinto. Quella di 18 regali è una sceneggiatura meravigliosa, che mi ha colpito proprio per la sua originalità. C'è un colpo di scena, che non voglio svelare agli spettatori, che permette a due persone così diverse come i nostri personaggi d'incontrarsi, d'imparare a conoscersi e amarsi.
Benedetta Porcaroli - Anche per me è stato così. È un'occasione molto rara quella di poter interpretare un film così funzionale a una storia importante e vera. Ci sono poi tanti temi dentro oltre alla malattia; per esempio è un film molto al femminile.
Il fatto che fosse un film molto concentrato sul rapporto tra due donne è stato uno sprone in più per voi? Non capita poi spesso nel cinema italiano che tutto ruoti intorno a una madre e una figlia.
VP - Elisa è quella che porta i pantaloni in casa. Mi ha colpito come lei all'inizio non dica la verità al marito, perché ha paura che lui crolli, che non possa affrontare la notizia della malattia. Invece poi il marito diventerà una figura centrale per la storia. Mi è piaciuto trasmettere al pubblico quanto fosse una donna pratica, che vuole lasciare insegnamenti pragmatici e un esempio di vita ad Anna.
Il ruolo di Anna è molto distante da quelli con cui ti abbiamo imparato a conoscere. Sei passata dalla dolcezza di Federica in Tutto può succedere alla vita estrema di Chiara in Baby.
BP - Anna è un personaggio totalmente diverso, molto nuovo per il mio percorso. Mi rendo conto di essere fortunata per aver avuto la possibilità di aver affrontato ruoli così differenti nonostante la mia giovane età. Non è scontato trovare personaggi femminili giovani così ricchi, così complessi. Per fortuna Anna si colloca in un'altra zona rispetto a Chiara e Federica.
Com'è stato incontrare Alessio e la famiglia di Elisa? Immagino sia stato toccante.
VP - Sì, è stato emozionante. Il senso di responsabilità nei confronti di un materiale così intimo, così prezioso e così autentico è rimasto, anche se Alessio ha partecipato attivamente alla stesura della sceneggiatura, approvando tutte le parti fittizie che abbiamo aggiunto per permettere l'incontro tra le protagoniste.
BP - Adesso che Alessio ha visto il film e ha approvato il nostro lavoro però siamo tutti più tranquilli!
VP - Ora che ad Alessio è piaciuto il film siamo più tranquille, è vero, in attesa di vedere come reagirà il pubblico e ovviamente Anna, quando sarà più grande e vedrà la pellicola.
18 regali, il film di Francesco Amato con protagonisti Vittoria Puccini, Benedetta Porcaroli e Edoardo Leo, sarà nelle sale italiane dal 2 gennaio 2019.
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