Wikipedia Italia oscura tutte le pagine dell'enciclopedia, per protesta contro le direttive sul copyright dell'UE

Autore: Guido Chierchia ,

[UPDATE 05/07/2018] Wikipedia Italia ha tolto il blocco alle sue pagine dopo che il Parlamento Europeo ha bocciato le controverse proposte per regolamentare la Rete a livello di link e copyright sul contenuto generato dagli utenti.

L'organo europeo ha rimandata letteralmente a settembre la discussione delle suddette regole: in sostanza si riaprirà un tavolo di confronto sulle linee guida, prima di riprendere i negoziati fra Consiglio Europeo, Commissione e Parlamento.

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La discussione passa dunque a dopo la pausa estiva, anche se un'eventuale entrata in vigore delle regole potrebbe non accadere in questa legislatura che terminerà nella prima metà del 2019: l'iter burocratico, infatti, potrebbe richiedere più tempo e, sostanzialmente, arrivare a uno stop proprio per la fine dell'attuale legislatura.

Insomma, Internet così come la conosciamo resta intatta e senza manette. Almeno per ora.

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Articolo originale del 03/07/2018

Wikipedia, la nota enciclopedia online a libera partecipazione, dal 3 luglio 2018 ha deciso di oscurare temporaneamente tutte le sue pagine, per protestare contro le nuove direttive sul copyright nell’Unione Europea che il 5 luglio 2018 verranno esaminate dal Parlamento per un'approvazione rapida.

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Secondo Wikipedia, il creatore del web Tim Berners-Lee e centinaia di editori europei, le nuove regole sul diritto di copyright potrebbero cambiare drasticamente il modo in cui viene utilizzata attualmente Internet, "minacciando" la libera creazione dei contenuti che vengono pubblicati ogni giorno online.

Lo scorso 20 giugno la Commissione giuridica del Parlamento Europeo (JURI) ha approvato le proposte contenute nella nuova direttiva per il copyright, necessarie per introdurre alcuni aggiornamenti alle norme per la tutela del diritto d’autore sui media digitali. Wikipedia e altri editori online in tutta Europa contestano, in particolare, alcuni punti contenuti in due articoli, l’11 e il 13.

L’articolo 11 riguarda la cosiddetta Link Tax, cioè la "tassa sui link" a pubblicazioni giornalistiche che vengono condivisi in rete. In pratica, tutte le piattaforme online saranno costrette a richiedere l'autorizzazione dei detentori dei diritti per poter proporre ai propri utenti link o snippet di testo che rimandano a notizie o altri tipi di contenuti editoriali. Questo potrebbe attivamente verificarsi sotto pagamenti di varie entità e tipologie.

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Qualora Facebook, Twitter o altre piattaforme online decidessero di non pagare questa tassa, si registrerebbe un drastico calo di traffico e di notizie in generale diffuse sul web.

L’articolo 13, invece, invita le piattaforme che ospitano contenuti generati dagli utenti alla creazione di uno speciale filtro su tali contenuti. In pratica, ogni contenuto prima di essere pubblicato deve essere verificato per per evidenziare eventuali violazioni del copyright. Sarebbe la morte di meme, parodie, fan-art, fan fiction e tutto ciò che, ad esempio, trova parecchio riscontro su forum, su Facebook, Reddit e compagnia.

Secondo gli oppositori, questo sistema potrebbe essere facilmente utilizzato a vantaggio di enti nazionali e sovranazionali, trasformando Internet in uno strumento per la sorveglianza e il controllo degli utenti.

La sede del Parlamento europeo

Il comunicato stampa di Wikipedia

Nella homepage del sito web di Wikipedia è apparso un comunicato stampa - condiviso anche da Wikipedia Spagna e Francia - dove vengono spiegati i motivi che hanno spinto il team a “sospendere” tutte le ricerche che vengono effettuate quotidianamente da milioni di utenti.

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Ecco cosa si legge nella nota diffusa dal team del sito online:

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d'autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell'informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all'accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

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La nota termina con un appello a tutti i deputati del Parlamento europeo affinché gli articoli 11 e 13 possano essere modificati o aboliti:

Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l'attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall'abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l'estensione della libertà di panorama a tutta l'UE e la protezione del pubblico dominio.

Cosa ne pensate del nuovo decreto europeo sul copyright e della scelta di Wikipedia di oscurare tutte le pagine online? Potete approfondire la questione sul sito SaveYourInternet.

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