X-Men: Wolverine, Magneto e Quicksilver nelle 5 scene top della saga

Autore: Emanuele Zambon ,

Non sempre la X indica il punto in cui scavare per disseppelire un tesoro. Dal 1963, per mano di Stan Lee e Jack Kirby, identifica anche un gene portatore della mutazione, che dona straordinari poteri a chi ne è provvisto. Gli X-Men sono i protagonisti, oltre che di longeve strisce a fumetti Marvel, anche di una celebre saga cinematografica che ha avuto i natali nel 2000.

Il 18 maggio arriverà nelle sale italiane X-Men: Apocalisse, l'ultimo capitolo di un franchise firmato da registi come Bryan Singer (vero e proprio deus ex machina della saga), Brett Ratner e Matthew Vaughn.

Fin dagli esordi sul grande schermo (X-Men) il pubblico ha familiarizzato con concetti come razzismo, accettazione sociale, pulsioni dionisiache e doveri morali (soprattutto la prima trilogia, culminata col deludente X-Men: Conflitto Finale). La saga ha poi cambiato pelle, "mutando" (è proprio il caso di dirlo) tempi e spazi, accantonando vecchi protagonisti e inglobandone di nuovi.

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Da una dimensione più umana e metropolitana, gli X-Men sono stati via via catapultati nella storia: dai turbamenti politici anni '60 di X-Men - L'Inizio alla stagione della disillusione americana, ovvero gli anni '70 di Nixon, quelli del definitivo tramonto dell'american dream (X-Men: Giorni di un Futuro Passato).

Così grunge e underground, la saga X targata 20th Century Fox ha fatto breccia nei cuori dei fan, complice l'espediente ben riuscito di coniugare dramma sociale e action, riflessioni e raggi laser. La scelta di utilizzare attori shakespeariani come Patrick Stewart e Ian McKellen, bellezze mozzafiato quali Rebecca Romijn Stamos, dei sex symbol Hugh Jackman e Michael Fassbender ( guardalo nel video in esclusiva di X-Men: Apocalisse) ha decretato in parte il successo del franchise.

Nell'attesa che X-Men: Apocalisse arrivi nelle sale italiane, ripercorriamo i momenti migliori della saga mutante. Ecco le 5 scene memorabili:

1) La "Libertà" di Wolverine. Il primo X-Men (2000) è entrato a far parte dell'immaginario colletivo. Merito di Bryan Singer (I Soliti Sospetti), capace di coniugare velleità autoriali ed estetica di matrice fumettistica. Hugh Jackman è Wolverine, l'antieroe affetto da amnesia che si unisce agli allievi del proessor Charles Xavier (Patrick Stewart) per combattere la minaccia costituita da Magneto (Ian Mckellen) e dai suoi lacchè. L'alter ego di Logan è protagonista di una formidabile scena di combattimento con Sabretooth in cima alla Statua della Libertà.

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20th Century Fox
Famke Janssen è Jean Gray in X-Men 2

2) Addio Jean. La dipartita di Jean Grey in X-Men 2 (2003) è uno dei twist narrativi più strazianti della saga. La potente telepate si sacrifica per salvare il resto del gruppo dall'enorme flusso d'acqua causato dalla rottura della diga di Alkali Lake. Famke Janssen non dirà addio alla saga, dal momento che sarà il personaggio che sposterà gli equilibri nel threequel di X-Men affidato alla regia di Brett Ratner.

3) Una X sul Professore. Liberamente ispirato alla Saga di Fenice Nera, firmata dal duo Chris Claremont e John Byrne, X-Men - Conflitto finale vede il ritorno di Famke Janssen nei panni di Jean Grey, la quale, dopo l'incidente di Alkali Lake, ha sviluppato una personalità malvagia, meglio nota come La Fenice. Si tratta di un alter ego dotato di un potere pressochè illimitato, che esercita in maniera incontrollata. Nella scena che abbiamo selezionato, Il professor Xavier e Magneto si recano a casa di Jean, il primo per un disperato tentativo di dissuadere la Fenice, il secondo per manipolarla negli interessi della propria causa. Gli effetti devastanti della potente telepate non tardano a manifestarsi: ne farà le spese il mentore degli X-Men, disintegrato dalla furia della Fenice.

4) Sollevamento pesi per Magneto. Un ex aequo per il mutante "metallaro" Erik Lehnsherr. L'alter ego di Michael Fassbender (colui che presta il volto alla versione "young" di Magneto) è protagonista di due sequenze mozzafiato. In X-men - L'inizio solleva il sottomarino in cui si trova il villain Sebastian Shaw (Kevin Bacon), pazzoide che intende scatenare un Terzo Conflitto Mondiale, mettendo l'uno contro l'altro l'arsenale nucleare delle superpotenze Usa e Urss. Il secondo "sollevamento pesi" avviene in X-Men: Giorni di un Futuro Passato. Stavolta il Signore del Magnetismo sradica addirittura un intero stadio, in quella che è una delle scene più spettacolari della pellicola.

5) Quicksilver va di fretta. L'alter ego di Evan Peters fa centro in questa significativa sequenza che Bryan Singer utilizza in X-Men: Giorni di un Futuro Passato. L'irriverente Quicksilver risolve un'ingarbugliata situazione al Pentagono, dove assieme a Wolverine, Xavier e Bestia si è recato per liberare Magneto, rinchiuso 100 piani al di sotto della struttura perché accusato dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy (a proposito, James Franco tenta di salvare proprio JFK nella serie del momento, 22.11.63).

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