Zombieland: Doppio colpo ha ignorato e omaggiato The Walking Dead

Autore: Chiara Poli ,

L'atteso sequel di Zombieland, cult movie che con il suo irresistibile mix di dramma e ironia è diventato uno dei migliori film di zombie di tutti i tempi, è uscito dopo che #The Walking Dead aveva conquistato il piccolo schermo.

Se il primo capitolo delle avventure di Columbus (Jesse Eisenberg), Tallahassee (Woody Harrelson), Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin) era uscito l'anno precedente, dal 2010 l'avvento di The Walking Dead ha inevitabilmente influenzato la narrazione di genere zombie. In TV, al cinema e ovviamente nei fumetti (The Walking Dead è stato il fumetto in assoluto più venduto del decennio, e l'uscita della serie ne ha accresciuto la popolarità).

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Ma gli sceneggiatori di Zombieland: Doppio colpo, Paul Wernick e Rhett Reese, hanno dovuto far finta che The Walking Dead non esistesse. E hanno spiegato perché.

Rhette Reese ha infatti dichiarato:

Quando sei immerso in un genere, vuoi solo mettere i paraocchi, dimenticare la competizione e fare ciò che sai fare meglio. E per noi, è un mix di commedia e zombie. Quindi, siamo rimasti nella commedia. Non abbiamo provato a competere con The Walking Dead; sono fantastici in quello che fanno. Non eravamo preoccupati di rendere il film spaventoso. Volevamo solo renderlo divertente e sincero e un buon omaggio al primo film.

Il riferimento era ovviamente l'universo narrativo di Zombieland, quindi, ma The Walking Dead - se non nelle regole di sopravvivenza - ha fatto capolino almeno con un omaggio. Nello specifico: Columbus legge il numero 27 di The Walking Dead (uscito nel 2006, ovvero tre anni prima dei fatti narrati dal primo film). Ma, data la distanza temporale fra i due riferimenti narrativi, non è stato un problema. Anzi. Lo ha raccontato il regista Ruben Fleischer, già dietro la macchina da presa dello Zombieland del 2009:

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È divertente perché in realtà ho letto un sacco di The Walking Dead prima di creare Zombieland [n.d.r.: il fumetto è uscito nel 2003] perché era uno dei migliori esempi di sopravvissuti che vivevano in un'apocalisse post-zombie. Mi piace l'omaggio in questo senso perché in quel momento lo stavo leggendo per documentarmi per questo film. Ma, sì, mi è sembrato che ci dovessero essere alcuni riconoscimenti dato che è un tale colosso di serie e sicuramente lo zombie più significativo là fuori. Ho adorato quella copertina. Ho pensato che fosse davvero fantastica, quindi è stato bello inserirla.

Columbia Pictures
Zombieland: Double Tap, Columbus legge il numero 27 di The Walking Dead
Zombieland: Double Tap, il numero 27 di The Walking Dead fra le mani di Columbus in una scena omaggio

E non è finita qui: Fleischer racconta che Emma Stone aveva anche avuto un'idea per una gag che, di fatto, rappresentava un crossover con la serie TV tratta dal fumetto di Robert Kirkman.

Penso che sia stato bello riconoscere la realtà di The Walking Dead. Emma ha avuto un'idea divertente: mentre i nostri eroi si stanno facendo strada attraverso il paesaggio post-apocalittico, si imbattono, di passaggio, in alcuni membri del cast di The Walking Dead. Dato che giravano ad Atlanta, come abbiamo noi, sembrava che non sarebbe stato troppo difficile da realizzare, ma era solo una strizzatina d'occhio, per spezzare la realtà del nostro film. Ho sempre pensato che sarebbe è stata una scena divertente e so che i fan l'avrebbero apprezzata. [...] Ma non siamo stati in grado di farlo succedere. L'idea non e mai stata trasformata in realtà.

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Non è successo, però sarebbe stata una scena davvero memorabile, non siete d'accordo?

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