Maniac di Junji Ito spiega a Netflix cos'è la paura

Junji Ito, mangaka giapponese, ha dato vita agli incubi nell'anime Netflix Maniac: palloncini a forma di testa umana, neonati fatti di muffa e spiriti che vivono nell'universo regolato da un ordine naturale incomprensibile, che vi aspettano nei dodici episodi dell'adattamento animato dei racconti di Junji Ito. 

In collaborazione con Studio Deen, apprezzato della produzione di The Seven Deadly Sins, la piattaforma streaming Netflix offre 20 storie del maestro del manga horror che toccano man mano i temi più disparati e orridi. Si passa dal body horror all'elemento paranormale, creando sul piccolo schermo immagini pronte a suscitare l'estasi dello spettatore. Ogni episodio contiene una o due storie a sé, dunque l'ordine da seguire per vedere la serie Junji Ito Maniac è assolutamente casuale. 

Conoscere la paura

Image not foundManiac riesce brillantemente ha creare tensione e paura in luoghi e situazioni banalmente confortanti. Alla costante sensazione che nessun luogo è sicuro per lo spettatore si unisce la caratterizzazione ingannevole del personaggio.

Alcune storie di Junji Ito hanno come protagonisti esseri umani "normali" che, a un certo punto della trama, iniziano ad assumere comportamenti anomali senza alcuna ragione.

Altri racconti invece sono ambientati in un universo tanto crudele quanto capriccioso. Il microcosmo creato dal mangaka giapponese piega l'uomo a una morte inevitabile poiché viene schiacciato e punito da forze soprannaturali crudeli. 

Junji Ito Maniac plasma un concetto di paura "diverso". Nel corso delle dodici puntate, si tratteggia un ritratto inquietante di elementi che, nella vita reale, rappresentano un indefinito contorno nella quotidianità di ogni essere umano. 

Avreste mai immaginato di essere impauriti dalla muffa di casa? O dal carretto dei gelati che si presenta sotto casa il pomeriggio? O addirittura da una libreria piena zeppa di libri?

Un universo che avrebbe bisogno di spiegazioni

Image not foundIl fascino dell'universo regolato da leggi sconosciute però non regge del tutto nel corso dei dodici episodi.

Complice una scelta poco attenta tra tutti i racconti di Junji Ito, 14 dei quali sono già diventati il soggetto della serie animata Junji Itou Collection, non si può certo dire che tutti gli episodi siano riusciti. 

Un certo numero di racconti, infatti, viene interrotto dopo pochi minuti senza che effettivamente venga sviluppata una vera e propria struttura della trama. Lo spettatore viene messo dinanzi al fatto compiuto, l'orrido appare sullo schermo e così come è arrivato se ne va senza dare spiegazioni. Si evidenzia, dunque, una certa incoerenza tra un racconto e un altro poiché non tutte le storie vengono sviluppate allo stesso modo o non vengono proprio sviluppate. 

Anche il comparto animazione dell'anime Junji Ito Maniac, composto dalla regia di Shinobu Tagashira, appare incoerente nel lavoro svolto. Lo stile di Junji Ito è tanto semplice quanto realistico e la resa nell'animazione non è stata sempre lineare. A immagini sublimi, in grado di comunicare situazioni inimmaginabili per l'occhio umano, si alternano scenari piatti e quasi abbozzati. 

Una menzione speciale, invece, per la colonna sonora dalle note psichedeliche che esprime perfettamente l'essenza dei racconti allucinati di Junji Ito. 

In conclusione, Junji Ito Maniac è un anime da guardare se si è fan dell'horror orientale, sconsigliato invece per chi muove i primi passi all'interno del genere. 

Junji Ito Maniac è disponibile in streaming su Netflix. Potete dare un'occhiata ai migliori anime del 2022 nel nostro articolo di approfondimento.