The Dresden Files, recensione: magic home, Chicago!

Autore: Manuel Enrico ,

Se in una scena del crimine vedete arrivare un uomo vestito con uno spolverino sgualcito, che si muove disinvolto tra gli agenti, cercando indizi che altri ignorerebbero, avete la fortuna di trovarvi al cospetto di Harry Blackstone Copperfield Dresden. Quello che alla prima impressione può apparirvi come un insolito investigatore è in realtà uno dei collaboratori meno pubblicizzati ma più sfruttati dal dipartimento di polizia di Chicago, che coinvolge Dresden ogniqualvolta ci si imbatta in delitti inspiegabili. Quei crimini inquietanti, che esulano dall’umana comprensione e che richiedono qualcuno che dotato di conoscenze differente. Qualcuno come Dresden, insomma, che a Chicago è noto come un mago di rara bravura, le cui avventure sono racchiuse in The Dresden Files, serie urban fantasy edita in Italia da Mondadori.

Dimentichiamoci la Sweet Home, Chicago cantata dai Blues Brothers. La Città del Vento che Jim Butcher rendere teatro delle storie di Dresden, infatti, è una metropoli atipica, selvaggia nella sua natura ibrida di universo umano e di contesto magico. Un dualismo unico, non compreso da tutti, in cui anche gli scettici devono prima o poi confrontarsi con poteri oscuri e ignoti che sembrano scaturire dai tempi antichi.

Advertisement

Questo dualismo è parte integrante del moto rivoluzionario della letteratura fantasy, che negli ultimi anni sembra avere intrapreso un percorso di svecchiamento della tradizione del genere. I tratti essenziali del fantasy di stampo tolkeniano sono sempre più compressi all’interno di ibridazioni che uniscono i dogmi della narrativa fantastica a vene narrative più contemporanee, spostando l’azione nella nostra quotidianità, nelle nostre città.

The Dresden Files: fantasy e noir si incontrano a Chicago

Il fantasy urbano domina questo nuovo modo di intendere il racconto fantastico, stimolando numerosi autori, compreso Jim Butcher, che non si è limitato a restare in questo perimetro ma ha puntato a un altro concept narrativo: il noir.

Indagini nel sottobosco criminale urbano, personaggi divenuti stereotipi amati dai lettori e uno slang tipico che tramite terminologie e atteggiamenti caratteriali offre un’inconfondibile visione della storia ‘gialla’ sono i tratti salienti di una narrativa che, specie nella prima metà del secolo scorso, ha creato una mitologia moderna.

I criminali sono diventati figure pericolose ma morbosamente affascinanti, dotate di una propria etica spesso contrapposta alla più ipocrita legalità, rendendo necessarie figure intermedie, persone capaci di muoversi in entrambi questi mondi.

Advertisement

Tratto tipico di figure some Philp Marlowe o Sam Spade, che viene rielaborato da Jim Butcher per dare vita al suo investigatore, protagonista di una florida serie di romanzi avviatasi nel 2000 e arrivata ora in Italia con un volume della collana Draghi di Mondadori, che raccoglie i primi tre romanzi del ciclo di The Dresden File.

Harry Blackstone Copperfield Dresden non è un mago tipico. Per sbarcare il lunario collabora con la polizia di Chicago come consulente per i casi più insoliti, cercando di utilizzare al meglio le stesse doti che lo hanno posto in una condizione precaria con il resto del mondo magico.

Sopravvissuto in giovane età a una lotta tra maghi, quando il suo maestro si è rivelato essere una persona pericolosa, Dresden ha compiuto il gesto più esecrabile per un mago: togliere una vita.

the dresden files

Seppur scagionato dall’accusa, dopo che si è dimostrata la sua legittima difesa, Dresden è comunque sempre spiato dal Consiglio Bianco, massima autorità del mondo magico, che gli ha affidato come controllore Morgan, un custode che segue Dresden nella sua quotidianità, in attesa compia nuovamente un errore che ne segni la definitiva condanna.

Advertisement

Nonostante questa aleggiante minaccia, Dresden si ritaglia un’esistenza di consulente per la polizia e di detective del paranormale. L’impostazione data da Butcher al suo personaggio ricorda in modo evidente nomi cari alla letteratura noir, dando vita a un personaggio solitario, conscio della propria distanza dal resto dell’umanità.

A contraddistinguere Dresden dai Marlowe e Spade della tradizione è un approccio più ironico e intraprendente alla sua condizione. Rivolgendosi a un pubblico più giovane, solitamente più ricettivo a queste suggestioni urban fantasy, Butcher alleggerisce il tenore cupo tipico del noir, rendendone un tratto distintivo, la narrazione in prima persona, un dialogo divertente e all’occorrenza ricco di pathos, con cui far familiarizzare i lettori con il suo protagonista, che non manca di lanciarsi in commenti ironici e saracastici, dando ulteriore ritmo a vicende dipanate con una certa vivacità.

Un’intuizione felice, che consente di creare una blanda continuità narrativa tra i differenti capitoli della saga. Con il suo Drago, Mondadori pubblica la prima trilogia di The Dresden Files, un trittico di racconti che mostra già come questa saga possa patire, a lungo andare, della formula imposta da Butcher.

Advertisement

Ogni indagine, come da tradizione, è un caso, con una forte impostazione verticale della trama, in cui trovano spazio alcuni elementi di congiunzione con l’orizzontalità del ciclo. Dando vita a personaggi secondari ricorrenti, Butcher riesce a dare al mondo di Dresden vivacità, pur non riuscendo a evitare totalmente la sensazione di trovarsi davanti a una certa ripetitività.

Colpa non tanto dell’autore, quanto della formula tradizionale della narrativa noir, in cui la ciclicità dell’indagine spesso incorre in un persistente senso di deja vù. Una trappola che si può evitare dando al ritmo dei singoli racconti diverse dinamiche, andando a costruire un mondo in cui il protagonista resti fedele a sé stesso senza rimanere vittime di una figura monolitica che si ripete stancamente.

Un primo assaggio promettente

I primi tre capitoli di The Dresden Files (Storm Front, Fool Moon, Grave Peril) raccolti nel corposo tomo Mondadori sembrano indicare che Butcher sia riuscito a evitare questo pericolo. Per quanto slegate, le tre indagini risultano un unicum apprezzabile e coeso, complice, per l’edizione italiana, di una buona traduzione che non manca di utilizzare con accortezza una terminologia quotidiana che unisca una parlata veritiera a un contesto magico con un proprio linguaggio.

Advertisement

Mutuata dalla narrativa noir è una componente che potrebbe risultare stonata, ossia il voler relegare i personaggi femminili a ruoli subalterni o spesso fastidiosamente di contorno. Con l’eccezione della poliziotta Karryn Murphy, anch’essa comunque costretta a ricadere nel cliché della damsel in distress, le donne che ruotano attorno a Dresden sono femme fatale dal destino infausto o ammaliatrici affascinate dal protagonista.

Nel portare nelle librerie italiane The Dresden Files, Mondadori continua ad arricchire la sua prestigiosa collana dei Draghi, lavorando in modo attento nel proporre, accanto a grandi classici del passato, nuove proposte. Un’alternanza che l’editore milanese utilizza per animare la sua offerta di letteratura fantastica sia in ambito fantascientifico che fantasy, offrendo una vetrina importate a cicli poco conosciuti.

Intento lodevole che consente alle nostre librerie di avere sullo stesso scaffale i voluminosi racconti di Mistborn o i più pratici cicli della Black Company o la Gentleman Bastard Sequence. Una chance offerta anche dal rinnovamento contemporaneo del fantasy letterario, che si è evoluto dalla tradizionale impostazione tolkeniana per cercare nuove influenze, dando vita a nuove sottocategorie che si sono imposte all’attenzione del pubblico.

Grazie a questa sinergia, The Dresden Files trova una felice sintesi con cui animare la vivacità del fantasy e le atmosfere più graffianti del noir. Butcher non mira a una forzosa crasi tra i due generi, ma cuce sul suo Dresden un mondo affascinante e coeso, capace di non perdere di vista i tratti essenziali dei due generi letterari citati, ma trovando nell’ironia e nella personalità del suo protagonista una chiave di lettura unica.

Prodotto Consigliato

The Dresden File - LA Prima Trilogia

Chicago, una città popolata di vampiri, licantropi e demoni. È il mondo di Harry Blackstone Copperfield Dresden, l'unico investigatore dotato di poteri magici.
 

Un’intuizione felice, che consente di creare una blanda continuità narrativa tra i differenti capitoli della saga. Con il suo Drago, Mondadori pubblica la prima trilogia di The Dresden Files, un trittico di racconti che mostra già come questa saga possa patire, a lungo andare, della formula imposta da Butcher.

La ripetitività del modus operandi di Butcher, che prevede un ritmo preciso con un racconto autoconclusivo, necessitava di una vitalità che rendesse possibile non limitare la serie a una blanda ripetizione dello stesso format. La creazione di un parterre di figure ricorrenti diventa quindi la base di una continuity che si sviluppa lungo l'interno arco della saga.

Dopo questo primo viaggio nel mondo di Harry Dresden, Mondadori potrebbe offrirci la possibilità di leggere il proseguimento della serie. All’interno del ricco catalogo fantastico di Mondadori sono presenti altre proposte più appaganti e di maggior caratura, come Gli archivi della Folgoluce o il Ciclo dell’Assassino, ma si presenta come un’alternativa intrigante e con una propria, magnetica personalità.

Commento

cpop.it

70

Grazie a questa sinergia, The Dresden Files trova una felice sintesi con cui animare la vivacità del fantasy e le atmosfere più graffianti del noir. Butcher non mira a una forzosa crasi tra i due generi, ma cuce sul suo Dresden un mondo affascinante e coeso, capace di non perdere di vista i tratti essenziali dei due generi letterari citati, ma trovando nell’ironia e nella personalità del suo protagonista una chiave di lettura unica.

Pro

  • Intreccio fantasy/noir convincente
  • Butcher rende vivi ogni personaggio
  • Inizio di saga promettente
  • Edizione di Mondadori di buona fattura
Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...