I film Marvel sono cinema? La risposta di Benedict Cumberbatch è una perla di saggezza

Autore: Alessandro Zoppo ,

Da Martin Scorsese e Francis Ford Coppola a Ken Loach e Pedro Almodóvar, da settimane si è aperto un dibattito sui film Marvel e più in generale sui cinecomics, i blockbuster basati sui personaggi dei fumetti. Ad accendere la miccia è stato Scorsese: durante un'intervista a Empire per promuovere The Irishman, il regista ha paragonato l'esperienza dei film Marvel a quella di un grande parco a tema, non al "vero cinema", rimproverando l'incapacità di questi prodotti di comunicare "esperienze emotive e psicologiche" al pubblico e la monopolizzazione delle sale.

Coppola, ricevendo il premio Lumières a Lione, ha addirittura bollato i comic-book movie come "spregevoli" perché non insegnano al pubblico "un'illuminazione, una conoscenza, una qualche ispirazione". Pure Loach, intervistato da Sky News, si è schierato contro i film Marvel e DC, giudicati come "noiosi" e soprattutto come "un esercizio cinico di mercato". Almodóvar, durante un evento che si è svolto al Lincoln Center, ha invece sostenuto che questi film "non mostrano la sessualità" per "una sorta di autocensura" che rende i supereroi "castrati".

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Dopo gli interventi in difesa dei cinecomics da parte di vari attori che vi hanno preso parte, come Samuel L. Jackson, Robert Downey Jr. e Natalie Portman, sono arrivate le parole di un altro supereroe del grande schermo: Benedict Cumberbatch. L'interprete di Doctor Strange, ospite del Jenny McCarthy Show su SiriusXM per promuovere Edison - L'uomo che illuminò il mondo (in uscita negli Stati Uniti il 25 ottobre 2019), è entrato a gamba tesa sul dibattito che sta dividendo pubblico, registi e star di Hollywood.

Marvel
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Le parole di Cumberbatch sono sagge ed equilibrate, da perfetto Stephen Strange.

So che c'è stato parecchio dibattito di recente perché questi grandissimi registi sono usciti allo scoperto dicendo che i franchise di questi film si stanno impadronendo di tutto, ma per fortuna noi attori possiamo fare entrambe le cose, c'è una varietà in entrambe le polarità dei budget. Sono d'accordo: non vogliamo che ci sia un solo re che comanda tutto e abbia una sorta di monopolio. Fortunatamente non credo sia questo il caso. Da parte nostra dovremmo davvero continuare a supportare i cineasti d'autore a tutti i livelli.

Benedict Cumberbatch è la moderazione fatta persona e l'ha dimostrato per l'ennesima volta. Nelle dichiarazioni pubbliche come in carriera: l'attore, reduce da Avengers: Endgame, ha già completato le riprese di 1917 (war movie di Sam Mendes che arriverà al cinema dal 23 gennaio 2020) e Ironbark (spy-thiller di Dominic Cooke sulla storia della spia britannica Greville Wynn), e sta girando Louis Wain, biopic con Claire Foy dedicato al celebre pittore dei gatti britannico.

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E voi siete d'accordo con le sue considerazioni?

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